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La experiencia ‘WorldTour’ de Edward Ravasi, al servicio del EOLO-KOMETA

Il corridore italiano Edward Ravasi (1994) gareggerà la prossima stagione nella EOLO-KOMETA Cycling Team. Il corridore varesino è il tredicesimo confermato per un progetto a cui aderisce dopo quattro stagioni negli Emirati Arabi Uniti nella categoria World Tour.

“Questa è una grande opportunità per me”, dice Ravasi. “Non credo che sia un passo indietro nella mia carriera, tutt’altro. È vero che una squadra del World Tour può avere un budget maggiore di una formazione ProTeam, e che ci sono anche differenze in termini di tempismo, un punto più impegnativo, ma nello sport un ProTeam può essere altrettanto o più competitivo e in termini di tempismo è anche molto interessante. E qui stiamo parlando di un grande progetto, con due personalità molto importanti come Alberto e Ivan alle spalle. Un progetto che ha dimostrato che in esso i giovani imparano, progrediscono, e che personalmente conosco da qualche anno, quando ho gareggiato contro la struttura u23, nel Tour del Bidasoa”.

Ravasi, 26 anni, ha già avuto l’opportunità di partecipare a due gare di tre settimane, il Giro d’Italia 2017 e la Vuelta a España 2018. Grande scalatore, curiosamente nato lo stesso 5 giugno 1994, quando la mitica tappa di Merano-Aprica fu disputata con Stelvio, Mortirolo e Santa Cristina nell’ambito della lotta tra Miguel Indurain ed Eugeni Berzin, Ravasi è fiducioso che questa nuova avventura nella sua carriera sportiva gli permetterà di progredire.

“Sono molto fiducioso di poter fare un passo avanti. La scorsa stagione ho subito una caduta nella Vuelta a Burgos dove mi sono fratturato il femore e mi sono dovuto fermare improvvisamente. Non è un infortunio facile, ho dovuto lavorare molto per recuperare e tornare. Alla fine è un periodo di tempo perduto, dal punto di vista delle competizioni, che è difficile da recuperare. E in questa stagione 2020 abbiamo avuto molto lavoro in un Emirati Arabi Uniti con molti e ottimi capitani. Non è stata la stagione migliore per cercare lo spettacolo”, riflette.

Per il corridore lombardo, la stagione 2021 potrebbe permettergli di tornare sulla strada tracciata nel 2018: “E’ possibile fare un passo avanti, nella linea del Delfinato 2018 che credo sia stata finora la mia grande carriera. Non in termini di qualificazione finale, ma ogni giorno ero in lotta per la fuga e alla fine sono stato catturato. E la tappa della Rosière, che è stata una giornata molto importante, sono rimasto con i migliori fino agli ultimi dieci chilometri. Prima dell’infortunio, ero sempre presente nelle qualificazioni per i giovani corridori”.

Ivan Basso, direttore sportivo della EOLO-KOMETA Cycling Team: “Siamo molto contenti di avere Edward in squadra, pensiamo che possa fare grandi cose. Nella gara più importante della categoria U23, l’Avenir, ha dimostrato le sue qualità e ha sempre cavalcato con i migliori. Nel 2016 è arrivato secondo, dietro a David Gaudu. Ora ha quattro anni di esperienza nel WordTour, anche se o per la sfortuna degli infortuni o perché ha dovuto lavorare per i suoi capi, non ha ancora avuto la possibilità di dare il meglio di sé. Penso che, essendo già nella categoria u23, possa essere uno dei migliori corridori del gruppo”.

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