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Dina combatte nella fuga, EOLO-KOMETA mostra la sua fiducia

44º Tour of the Alps
Tappa 1: Brixen / Bressanone – Innsbruck (140,6 km)

L’ungherese Márton Dina è stato uno dei principali protagonisti della tappa di apertura dell’impegnativo Tour of the Alps. Una tappa di apertura dal suolo italiano al territorio austriaco in cui la neve è apparsa durante il passaggio attraverso il Passo del Brennero e dopo la quale l’italiano Gianni Moscon, vincitore a Innsbruck, è il primo leader della corsa. Dina è riuscito a unirsi a una fuga con l’italiano Alessandro De Marchi e il tedesco Felix Engelhardt. I tre hanno corso fino alla prima salita di Axams, dove De Marchi è poi rimasto da solo.

La performance di Dina è stata la punta dell’iceberg di una grande prestazione di gruppo della EOLO-KOMETA. La squadra è stata attiva fin dai primi chilometri per lottare per la fuga, con Alejandro Ropero come primo uomo a scatenare le ostilità. Ed è stata attiva anche nella parte finale della corsa cercando di rompere il gruppo, sempre con Ropero come protagonista e anche con Erik Fetter cercando di rilanciare il gruppo quando, negli ultimi dieci chilometri, c’era un quartetto leggermente in testa.

Alla fine è stato Moscon a sferrare un attacco e il norvegese Idar Anderse è stato ripreso. Il gruppo è arrivato subito dopo e Davide Bais, 17°, è stato il primo corridore della EOLO-KOMETA a tagliare il traguardo di Innsbruck in un gruppo che comprendeva anche Edward Ravasi, Erik Fetter, Mark Christian e Alejandro Ropero.

Marton Dina: “Davvero, il nostro obiettivo era quello di entrare in una fuga e ho fatto di tutto per riuscirci: non è stato facile e credevo sarebbe stato più semplice perché di solito nelle tappe iniziali le fughe partono più facilmente. Ho visto De Marchi che è scattato, il gruppo non si è mosso e allora sono partito anch’io e non è stato facile riprenderlo. Poi, per tutto il giorno abbiamo avuto vento contrario quindi sapevamo che non era la giornata migliore per una fuga. Poi, sul Brennero abbiamo anche trovato la neve: per fortuna ho realizzato per tempo che avremmo trovato molto freddo quindi prima della salita sono andato dall’ammiraglia e mi sono coperto per bene e questo mi è servito molto in discesa. Ho mancato gli sprint per il GPM, so che De Marchi è più veloce di me ma ci ho comunque provato e sono convinto che avrei potuto vincere il primo GPM e invece ho commesso un errore. Sono abbastanza contento, ma il Tour of the Alps non è ancora finito…”.

Martedì, altre montagne. Sarà una tappa di soli 121 chilometri, ma tutta la durezza è concentrata nella sua seconda parte con due passaggi sul Kaunergrat, che è affrontato da due pendii diversi, prima di un arrivo in salita a Feichten im Kaunertal.

[   PhotoGomezSport]

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