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Albanese terzo. E noi siamo orgogliosi.

Ed eccoci qua, a dover decidere se essere contenti o no. Se guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Se dire che Albanese, con il suo terzo posto dietro a Girmay e Van Der Poel in realtà ha fatto una mezza impresa oppure se mangiarsi le mani per una vittoria sfiorata e per l’ennesimo piazzamento di Alba. Ma l’incertezza dura davvero poco, pochissimo: e insieme all’incertezza se ne va quella punta di rabbia e di delusione. Perché ancora una volta la EOLO-KOMETA ha corso alla grande, ha corso da grande squadra, ha corso ancora una volta per vincere e per poco non ci è riuscita.

Qualcosa di cui andare orgogliosi. Molto. E insieme al terzo posto di Albanese, anche Diego Rosa che ha confermato la maglia azzurra degli scalatori ed è salito sul podio. Sorridendo. Felice.

Perché la EOLO-KOMETA, ancora una volta, sta facendo un grande Giro d’Italia.

Vincenzo Albanese: “Una bella tappa, davvero impegnativa. La prima parte più facile con quella fuga di tre corridori con le squadre di Van Der Poel e Girmay che da dietro hanno controllato, la seconda parte parecchio movimentata e alla fine siamo rimasti in trenta corridori. Io c’ero, sapevo di essere tra i più veloci perché è stata fatta una corsa dura proprio per eliminare i velocisti puri. In volata, Girmay e Van Der Poel sono più forti di me, e alla fine ho portato a casa questo terzo posto che per me è davvero ottimo”.

Maurizio Borserini

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