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Aspettavate Fortunato? Eccolo qui…

Tour of the Alps
Prima tappa - Rattenberg-Alpbach: 127,5 km

Alpbach è uno dei paesini più belli, caratteristici e veri di tutta l’Austria: basta guardarsi attorno per farsi accarezzare da tutto quel verde, da tutta quella montagna, da tutta quella strada in salita. Eh già, perché al Tour of the Alps di pianura ce n’è davvero poca. Salita, dunque: il terreno preferito dal nostro Fortunato che è tornato a correre dopo un periodo di allenamento in altura, e c’era tanta curiosità per capire il suo livello di forma. E allora, pochi dubbi: Fortunato sta bene, sta benissimo. Perché per stare davanti in una tappa come questa, su una salita come questa, insieme a campioni come questi, ci vuole davvero una grande gamba. L’arrivo di Alpach ha visto Lorenzo tagliare il traguardo al settimo posto, a soli 10’’ dal vincitore Geoghegan Hart che si è preso la prima tappa e la prima maglia di leader della corsa. Un risultato eccellente per Fortunato, che fa davvero ben sperare in vista delle prossime tappe e di un Giro d’Italia sempre più vicino.

Ma raccontiamo un po’ la tappa, perché anche prima del finale di Fortunato c’è stata tanta EOLO KOMETA. Nei sei attaccanti di giornata, scappati dal gruppo dopo una decina di chilometri, c’erano i nostri Garosio e Martìn: dietro la Ineos non ha dato troppo spazio alla fuga, che mai è andata oltre ai 3 minuti di vantaggio. Però per 100 chilometri i nostri ragazzi sono stati davanti, a mettersi in mostra e a tastare il polso di una squadra apparsa convinta e in forma. La corsa è poi esplosa sul passo Kerschbaumer, strada stretta e tortuosa dove era facile andare fuori giri: a scollinare è un gruppetto di soli undici corridori tra cui, bravissimo, il nostro Fortunato. Dopo un tentativo di attacco in discesa di Jack Haig, sulla salita finale c’è stato il tentativo di Hugh Carty superato però a 300 metri dal traguardo da Geoghegan Hart: poco dietro, insieme ai fortissimi, il nostro Fortunato.

Garosio e Martin – Photo Luca Bettini/SprintCyclingAgency

Lorenzo Fortunato: “Sto bene, sto davvero bene e infatti sono riuscito a stare lì davanti con i migliori. Queste salite mi piacciono, è il mio terreno preferito e quando la gamba risponde riesco a fare delle belle cose come oggi, e sono davvero contento di questa giornata. Con questa condizione, spero di portare a casa qualcosa nei prossimi giorni perché, non mi stancherò mai di ripeterlo, non sono venuto qui per preparare il Giro d’Italia. Sono venuto qui per fare un bel Tour of the Alps”.

Jesus Hernandez: “La squadra ha corso benissimo, siamo riusciti a mettere due uomini in fuga con la speranza che uno dei due resistesse fino all’ultima salita per dare un aiuto a Fortunato, però sono stati comunque bravissimi entrambi. E poi, Fortunato ha dimostrato di avere una grandissima condizione e questo probabilmente cambierà anche il nostro modo di correre: non andremo a caccia di fughe, ma staremo tutti insieme al capitano”.

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