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Giro dell’Appennino: si torna a correre

Giro dell'Appennino, 198.5 km (1.1)
Venerdì 2 giugno

Non ci si ferma, non ci si ferma mai. Ancora nel cuore e nella mente tutte le emozioni di un Giro d’Italia appena concluso, ed è già tempo di tornare a correre in una stagione che non lascia fiato e che offre sempre possibilità di rincorrere un risultato. Ed eccoci quindi a questo Giro dell’Appennino, che giunge quest’anno alla 84^ edizione e sarà dedicato alla memoria del grande Davide Rebellin. Una corsa che si deciderà negli ultimi 50 km con due salite insidiose e due discese difficili, e che vedrà la EOLO KOMETA schierare una formazione giovane e piena di voglia. Voglia di mettersi in mostra, voglia di dare continuità ai risultati del Giro, voglia di tenere accesa l’ambizione e la fame di vittorie. La stagione è ancora lunga: archiviato il Giro d’Italia, inizia la terza parte del calendario. E noi, vogliamo farci trovare pronti.

Giovanni Ellena: “Il percorso sarà più o meno quello dello scorso anno, con il finale che è identico e la prima parte cambiata con il passaggio da Arquata Scrivia per omaggiare Mino De Rossi, olimpionico nel 1952. La prima parte sarà un saliscendi nel basso Piemonte, mentre gli ultimi 50 km saranno i più impegnativi con la salita di Pietralavezzara e una discesa molto difficile, poi si salirà alla Madonna della Guardia che è una salita di 8 km molto impegnativi e discesa seguente nella quale bisognerà stare molto attenti e che sarà vicina all’arrivo. Ci saranno tre World Tour – Arketa, Intermarché e UAE – e noi saremo alla partenza con Piganzoli e Tercero che nella corsa fatta con la Nazionale hanno mostrato una grande condizione anche su un percorso non propriamente adatto a loro, e in appoggio a loro due ci saranno Martìn e Garosio, mentre nella prima parte Fancellu, Pietrobon e Serrano potranno aiutarci buttandosi in qualche fuga”.

Davide Piganzoli: “Secondo me siamo pronti per questa corsa. Abbiamo una squadra giovane, ma che comunque può fare delle buone cose e puntare a un buon piazzamento se non alla vittoria. Dopo il Giro d’Ungheria e la corsa a tappe in Polonia io mi sento bene, ho una buona condizione e cercheremo di sfruttarla anche per fare un po’ di esperienza”.

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