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Il primo “segno” lasciato sul Giro

Giro d'Italia
Seconda tappa: Teramo - San Salvo (202 km)

Che bello, davvero, vedere un nostro corridore là davanti: nella prima fuga della corsa più bella, a combattere per il primo GPM, a regalare visibilità e importanza alla nostra squadra. E se avessimo dovuto scommettere sul primo uomo della EOLO KOMETA a centrare una fuga, ecco: noi avremmo scommesso sul nome di Mattia Bais. Attaccante nato, uno che ha la fuga nel dna, uno che appena vede una possibilità di scappare via dal gruppo se la prende: e infatti, Mattia è stato bravissimo a entrare nel gruppetto che è andato via appena partita la tappa. Con lui Stefano Gandin (Team Corratec – Selle Italia, Thomas Champion (Cofidis) e Paul Lapeira (AG2R Citroën Team). Poco dopo si è aggiunto anche Alessandro Verre (Team Arkéa Samsic). C’era una maglia degli scalatori per cui lottare, e gli attaccanti hanno trovato subito un accordo che li ha portati a raggiungere un vantaggio massimo di 5’ 30” con le squadre dei velocisti a tenere sempre gli occhi aperti. Il primo GPM della giornata ha visto Lapeira precedere Champion e Bais, mentre il traguardo volante di Pescara è stato vinto da Gandin davanti al nostro Mattia. Lapeira ha poi centrato il bis nel secondo GPM della tappa conquistando così la prima maglia degli scalatori.

A 50 km dalla fine il gruppo degli attaccanti si è ridotto a tre uomini, con il nostro Bais sempre in evidenza insieme a Gandin e Champion, finché il gruppo non si è riportato su di loro quando mancavano 38 km al traguardo: volata doveva essere, e volata è stata con Milan a trionfare. Da segnalare, prima dei 3 km al traguardo, una caduta che non ha coinvolto nostri corridori.

Domani si ripartirà da Vasto con Evenepoel sempre in maglia rosa: dopo 213 chilometri e due GPM si arriverà a Melfi.

Sorrisi sul bus, prima della partenza – Photo Maurizio Borserini

Stefano Zanatta: “Oggi abbiamo interpretato la tappa come dovevamo, con un uomo davanti a cercare di lottare per la maglia degli scalatori. Mattia è stato bravo a inserirsi in questo attacco, poi nel finale la caduta a 4 km dalla fine ha cambiato un po’ i piani con Maestri che avrebbe dovuto aiutare Albanese nella volata. L’atteggiamento della squadra è stato buono, quindi questa giornata è stata molto positiva per noi”.

Mattia Bais: “Devo essere sincero: sono dispiaciuto per non essere riuscito a vincere i due GPM, ci ho provato ma ho trovato qualcuno più veloce di me. Purtroppo sono migliorato un po’ in salita ma ho perso un po’ di brillantezza in volata. La cosa positiva è che sto davvero bene, che la gamba c’è e quindi nei prossimi giorni ci riproverò sicuramente. Oggi la squadra mi aveva chiesto di andare in fuga e provare a prendere i GPM o i traguardi volanti, ma non ci sono riuscito: però gambe e testa ci sono, e il Giro è ancora lunghissimo”.

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