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Nella durezza del Palio del Recioto, Montoli, Muñoz e Gilabert hanno giocato un buon ruolo

Gran Premio Palio del Recioto: Negrar – Negrar (147,2 km)

Una corsa con 44 squadre partecipanti, quattro corridori per squadra, presenta un punto di complessa incertezza in cui il collettivo si confonde davanti al peso della scommessa individuale e alla fortuna del momento in cui un attimo di dubbio consolida un’accelerazione. Il Gran Premio Palio del Recioto 2023 si è risolto così, con una scintilla di questo tipo: con la vittoria dell’olandese della Jumbo-Visma Tijmen Graat sull’italiano della Bardiani Giulio Pellizari, con Andrea Montoli e Fran Muñoz nei primi venti (rispettivamente 19° e 20°), entrambi presenti nel gruppo di testa che ha affrontato la parte decisiva. Arnau Gilabert ha chiuso la top 25 di questa edizione.

Graat e Pellizzari si sono mossi negli ultimi due giri e il distacco iniziale di dieci secondi è salito a un minuto. Fino a quel momento, anche se c’è stata una fuga precedente, un quartetto persistente che è cresciuto fino a diventare un sestetto, i distacchi sono stati abbastanza ridotti e la corsa è stata abbastanza controllata fino a metà percorso, quando un gruppo sempre più piccolo ha inghiottito i fuggitivi e ha corso per alcune decine di chilometri senza alcun movimento di rottura. I membri dell’EOLO-KOMETA Cycling Team sono stati sempre attenti alle prime posizioni.



“Il Palio del Recioto è sempre duro, non c’è praticamente un tratto pianeggiante, si sale e si scende in continuazione e la corsa è molto difficile da controllare per la presenza di molte squadre e il nervosismo che ne deriva”, dice Andrea Montoli. “La chiave era rimanere nei primi venti nei punti caldi del percorso e, in questo senso, credo che come squadra abbiamo fatto molto bene. All’inizio del sesto giro del circuito, il Trinity Racing ha imposto un ritmo molto più elevato e ha causato un taglio di percorso in cui ci siamo trovati sia io che Fran. Verso la fine, sulla lunga salita, abbiamo dato tutto per essere tra i primi e il più avanti possibile”.

Rafa Díaz Justo, direttore: “Di questo trittico di gare in Italia, Trofeo Piva, Giro del Belvedere e Palio del Recioto, quella di Nogar è a mio avviso la più dura delle tre. E lo è per il percorso, alla fine ci sono 3.000 metri di salita positiva in soli 150 km; lo è per il livello, con il più alto livello di corridori in Italia e praticamente in Europa; e lo è per i circuiti: un percorso complesso, cinque giri di un percorso con una salita dura, un sesto con una salita ancora più dura e nell’ultimo una salita di sette chilometri molto divertente. Oggi siamo stati molto bravi perché nell’ultimo gruppo, con 18 corridori, c’erano Fran e Montoli e Arnau, che sono andati di bene in meglio, sono rimasti molto vicini. Sono contento della prestazione, è una gara in cui i ragazzi hanno avuto molto spirito e senza spirito in una gara come questa sei fuori”.

[? GP Palio del Recioto / Photors.it (1)]

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