Andrea Montoli

Il ciclista di Parabiago, un paese vicino a Milano, è arrivato alla struttura U23 della Fondazione Contador dal Club Ciclistico Canturino 1902 ed era già consapevole che il trasferimento sarebbe stato una sorpresa. “So che non è normale e non è facile. Innanzitutto perché sto affrontando il mio primo anno nella categoria e perché si arriva in una nuova categoria in cui ci si confronta con ragazzi più grandi di te, con più esperienza. È una grande difficoltà, ancor più perché si trova in un altro Paese, ma sono convinta che imparerò molto da questa esperienza. Ero molto interessato a conoscere un’altra realtà di questo sport e questa opportunità mi permette di farlo”, ha dichiarato nell’inverno del 2020. Montoli, uno dei protagonisti della stagione giovanile 2020 in Italia in gran parte grazie al suo titolo nazionale, è stato forse un po’ più sotto i riflettori per la storia che lo accompagna. Qualche anno fa, quando aveva 15 anni, gli è stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin. “È stato il periodo più difficile della mia vita. Un giorno sei con i tuoi amici, la vita è meravigliosa, e il giorno dopo non sai cosa succederà. Devi fare un’operazione, sei giovane e confuso. L’operazione, il trattamento… Con determinazione e coraggio ho superato quel momento. Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E voglio che questo messaggio arrivi a tutti. Tre anni fa non riuscivo nemmeno a fare venti chilometri in bicicletta. Non avrei mai immaginato che avrei vinto i campionati nazionali solo tre anni dopo”. Il corridore lombardo si è definito un “passista veloce” che ama le salite non molto lunghe, ma nel corso della stagione 2022 si è affermato come un ciclista molto regolare. “Mi piacciono più le salite che le grandi volate. Ho più rispetto per le volate. Uno sprint più breve è un contesto in cui faccio meglio”. Nella Volta a Valencia 2022 è riuscito a debuttare nella categoria, anche se in precedenza aveva ottenuto un grande successo in una Vuelta a Toledo Imperial in cui si era classificato secondo.