Bálint Feldhoffer
Junior

La collaborazione tra la Fondazione Contador e la Federazione ciclistica ungherese, grazie al fondamentale supporto di Kometa, si è sviluppata in modo fluido e costante nelle ultime stagioni, ma la scorsa stagione questa linea di lavoro ha fatto un ulteriore passo avanti con l’incorporazione di due dei più promettenti talenti del Paese magiaro. Bálint era uno di loro e durante il primo ritiro pre-campionato ha già mostrato buoni segnali del suo potenziale. Le sue origini ciclistiche sono legate al mondo della mountain bike, sport nel quale ha ottenuto buoni risultati anche nel suo Paese. “Mio padre praticava il ciclismo per hobby e per me e mio fratello è stato un modo per iniziare a scoprire questo sport. Eravamo bravi fin da piccoli e siamo anche riusciti a ottenere qualche podio nelle gare scolastiche”, racconta. Le gare preferite dai ciclisti di Budaörs, città dell’area metropolitana di Budapest, sono i grandi giri di tre settimane. “Senza distinzione, il Tour de France, il Giro d’Italia e la Vuelta a España sono le corse che mi piacciono di più”, afferma. Feldhoffer nutre una particolare ammirazione per il suo connazionale Attila Valter, con il quale ha avuto un rapporto curioso: il padre di Attila, Tibor, è stato il suo allenatore di mountain bike per diversi anni.