Sebastiano Minoia
U23

Il campione lombardo juniores del 2020 ha cambiato categoria con la squadra U23 della Fondazione Contador nella scorsa stagione. Sebastiano Minoia, Seba per i tanti amici del mondo del ciclismo, proviene dal Gruppo G. C. Feralpi ASD. “Per me è una grande opportunità. Spero di fare molto bene, sono molto emozionato e voglio dare tutto fin dall’inizio. È stata una grande gioia ricevere la proposta di Ivan”, ha commentato poco dopo l’annuncio del suo arrivo. Minoia (13/05/2003) è stato introdotto al ciclismo da un amico del padre. Un giorno, in un parco, provò con il suo club e ne fu subito conquistato. GS Sprint Ghedi o VC Sarnico sono state due delle strutture in cui ha sviluppato la sua formazione. Al primo anno di università ha gareggiato con il Team LVF, ma l’impatto della pandemia ha frenato la competizione e la struttura ha perso la sponsorizzazione. L’anno di lockdown è stato molto duro per tutti, anche per lui. Ecco perché il mitico Passo di Croce Domini (1892 m) è diventato per lui un luogo speciale. “È stata la prima scalata che abbiamo fatto con un gruppo di amici dopo il COVID-19. Per questo mi è piaciuta ancora di più”, ricorda. Seba è figlio di Alberto Minoia, ex calciatore del Milan, tra l’altro in una carriera sportiva lunga due decenni. Amerigo, Alessandro e la piccola Vittoria sono i suoi fratelli. La musica lo rilassa e gli piace la musica rap e trap. La stagione 2022 è stata la prima in cui si è concentrato esclusivamente sul ciclismo. Per quanto riguarda il futuro, ha pensato di tornare a scuola, con l’interesse di iniziare una laurea in ingegneria. “Naturalmente mi piacerebbe tornare a scuola, ma prima voglio provare a concentrarmi di più sul ciclismo. Penso che sia interessante conoscermi meglio ed evolvermi”. A proposito del suo profilo di ciclista, Minoia dice: “Mi sento un ciclista completo. Mi piacciono i percorsi duri e selettivi, ma ho una buona velocità di punta. La pista mi è sempre piaciuta e ho avuto modo di partecipare alla gara eliminatoria molte volte. Sono attratto dai velodromi. Le gare che mi piacciono di più sono le grandi classiche. Mi piace molto la Parigi-Roubaix. E molte gare del calendario belga. Naturalmente anche la Milano-Sanremo è speciale. Una gara così lunga, con la durezza degli ultimi chilometri, la velocità… Quando eravamo più giovani, la nostra squadra aveva un campo di allenamento nella zona e potevamo guardarla dal ciglio della strada. L’atmosfera mi ha stupito”.