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Un’altra giornata in maglia verde per un Albanese combattivo

56° Tirreno Adriatico
Tappa 2: Camaiore-Chiusdino (202 km)

Mettersi in mostra. Per dare battaglia. E allo stesso tempo, con i punti in gioco, per rinforzare il vantaggio provvisorio nella KOM. Questo è stato il doppio obiettivo con cui la EOLO-KOMETA Cycling Team ha affrontato la giornata. La squadra era di nuovo presente nella fuga e ha lottato per arrivare in testa al GPM del Poggio alla Croce, con la sua cima a 30 km dalla fine. Lo scozzese John Archibald e ancora Vincenzo Albanese sono stati i principali protagonisti nella tappa di oggi. Ma il terreno tortuoso delle colline senesi ha acceso le gambe dei big, ha fatto esplodere la corsa. Albanese non ha potuto restare con i primi, ma ha saputo resistere e anche questo venerdì partirà con la maglia verde.

In un’altra partenza frenetica con diversi tentativi di fuga fin dall’inizio, Archibald e Albanese sono riusciti a entrare in un’azione con Simon Pellaud (Androni), Marcus Burghard (Bora-Hansgrohe), Simone Velasco (Gazprom) e Pieter Vanspeybrouck (Intermarchè Wanty Gobert). I sei, ben assortiti, con una buona intesa, sono riusciti a raggiungere un vantaggio di poco più di cinque minuti. Insieme ci hanno provato, ma il loro vantaggio era troppo sottile quando la corsa è entrata nella Colline Metallifere. Ai piedi dell’inizio della salita di Poggio alla Croce la fuga è stata assorbita. La tappa è entrata in un’altra fase con gli uomini con aspirazioni per la classifica generale in prima linea e trenta chilometri da percorrere.

In questa fase della corsa, lo spagnolo di Granada, Alejandro Ropero, è rimasto sempre nel gruppo dei leader. Il corridore andaluso è riuscito ad arrivare nel gruppo di circa 40 unità che ha finito per lottare per la vittoria parziale una volta che sono stati presi, uno per uno, Simon Yates, Mikel Landa, Pavel Sivakov e Joao Almeida. La vittoria è andata al campione del mondo Julian Alaphillippe. Ropero ha firmato la 39ª posizione finale.

Vincenzo Albanese: “Oggi è stata dura, molto più dura rispetto alla prima tappa. Sapevo che il GPM era lontano dalla partenza e che sarebbe stato difficile arrivarci con la fuga: però ci ho provato, e sicuramente anche nei prossimi giorni proverò a prendere un po’ di punti per consolidare la mia classifica. So che arriveranno le montagne vere, io non sono uno scalatore puro però riesco a muovermi bene su quelle salite che non sono troppo dure. Di certo, continuerò a provarci”.

Alejandro Ropero: “Questa è stata una bellissima tappa: molto lunga, abbastanza facile nella prima parte ma durissima alla fine. Quando la tappa si è accesa la cosa importante era cercare di stare con il gruppo dei migliori, ci sono riuscito e per questo sono contentissimo. Ma la squadra è stata davvero incredibile: due corridori in fuga, Albanese che è riuscito a difendere la maglia verde, un grande lavoro per tutti. Io credo che davvero stiamo dando delle risposte a quello che Ivan Basso ci ha chiesto prima di questa corsa: siamo tutti molto concentrati, dobbiamo soltanto continuare a crescere”.

Questo venerdì, la terza tappa della Tirreno Adriatico collegherà Monticiano e Gualdo Tadino su un percorso di 189 chilometri che nei suoi primi chilometri ripercorrerà alcuni dei percorsi di questo giovedì.

[ Maurizio Borserini (1), PhotoGomezSport (2), La Presse (3)]

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