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Vento e sprint nello ZLM Tour

ZLM Tour (2.1)
Dal 7 all'11 giugno

Cinque tappe nei Paesi Bassi, anche sotto il livello del mare nei famosi polder, aree sottratte all’oceano per far crescere il Paese e sulle quali partirà una gara riservata a corridori veloci.

Lo ZLM Tour prende il via mercoledì con un prologo di 6,6 km a Heinkenszand nel pomeriggio. Sarà un primo contatto intenso con la corsa, cui seguiranno i 203 chilometri tra Westkapelle e ‘s-Heerenhoek. Attenzione alle zone lungo i canali e ai lunghi viadotti che collegano i suddetti polder, perché il vento farà la sua parte prima del sempre insidioso circuito finale a due giri.

La seconda tappa in linea si sposta verso est e collegherà Schijndel e Buchten, su 184 chilometri di terreno quasi completamente pianeggiante, per concludersi tra il confine belga e quello tedesco con tre giri del circuito finale. Il terzo giorno sarà a Roosendaal su 194 chilometri con due giri del circuito finale e il quarto giorno a Oosterhout con tre giri del circuito decisivo per un totale di 158 chilometri. Entrambe le giornate offriranno una probabile volata per determinare il vincitore assoluto dello ZLM Tour.

Non solo il vento e la velocità segneranno una gara in cui i complicati circuiti, attraverso le aree urbane, spesso causano tensione e costringono a una posizione di testa in tutta quella parte decisiva per chi vuole centrare la vittoria di tappa. Consapevole di ciò, la EOLO KOMETA ha chiamato a raccolta i suoi ciclisti più veloci e rapidi, con una menzione speciale per il giovane Javi Serrano, il potente Andrea Pietrobon, i velocisti Giovanni Lonardi, David Martín e Simone Bevilacqua, l’abile Mattia Bais e come capitano di strada l’esperto Samuele Rivi.

David Martin: “Non vedo l’ora di partecipare. Lo ZLM Tour è una gara che mi si addice molto. Cercherò di essere il più avanti possibile. In Ungheria ho visto che potevo essere in lotta e questo mi ha dato molto morale. Daremo tutto, ma è una corsa pericolosa a causa del vento e le volate saranno più ristrette. Questo mi motiva perché il posizionamento nel gruppo e la forza negli ultimi metri mi permetteranno di avere più possibilità”.

Biagio Conte: “Ci presentiamo alla gara con corridori che provengono per la maggior parte dal riposo e che hanno capacità in pianura e anche velocità per le volate. Lo ZLM Tour non è una corsa complicata, la difficoltà principale sarà il vento e spero che sapremo guidare i ragazzi per cercare di evitare i momenti di vento o il pericolo di rottura del gruppo. Spero di mantenere l’atteggiamento di pedalare insieme e dare l’immagine di una squadra, proteggere i corridori veloci e avere opzioni negli arrivi di massa. Abbiamo una squadra giovane ma anche corridori molto esperti come Rivi. Dopo il Giro d’Italia siamo molto carichi e sono sicuro che faremo bene”.

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